Veronica è un affermato architetto che ha deciso di mettersi alla prova partecipando ad un campo di sopravvivenza di più giorni, in condizioni molto sfidanti.
Di seguito, racconta la sua esperienza rispondendo a 3 domande:
1) Quali sono state le 3 sfide più grandi in questa esperienza?
Sfida 1: l’organizzazione. Avevo paura che la mia assenza potesse creare disagio sia alla mia famiglia che al lavoro. Il campo mi ha aiutata ad organizzarmi meglio e a comprendere che se pianifichi bene, puoi addirittura anticipare del lavoro che puntualmente procrastini.
Sfida 2: il cibo. Sono sempre stata una “buona forchetta“ quindi, prima del campo, mi sono preparata con un pre-digiuno di 9 giorni. Grazie a questo ho sofferto poco la fame e saperla controllare mi ha dato una sensazione di potenza e maggior rispetto per il mio fisico, portandomi benessere fisico e mentale.
Sfida 3: l’igiene personale. Sono molto attenta all’igiene e non esco di casa senza prima farmi una doccia e lavarmi i capelli. Indossare gli stessi abiti per tutta la durata del campo pensavo fosse per me impossibile ma questo disagio mi ha dimostrato che si può uscire da abitudini e schemi mentali per adattarsi e trovare le giuste strategie per sentirsi meglio.