Ciao, sono Marco Caselli, istruttore di tecniche di sopravvivenza e fondatore di Wild Experience!
Insegno ad adulti, ragazzi e bambini a riscoprire il contatto con la natura per una crescita, un miglioramento personale ed un rientro in sintonia con se stessi.

Faccio vivere esperienze all’aperto in cui pratico anche l’insegnamento di tecniche di sopravvivenza, per imparare a cavarsela in eventuali situazioni di emergenza, come ad esempio in caso di smarrimento in un bosco.

Ti racconto la mia storia!

Fin da piccolo sognavo avventure leggendo, guardando serie in tv e film d’azione, fantasticando e giocando. Avevo il mio piccolo kit da avventuriero che conteneva oggetti di vario tipo fra cui, ricordo, un filo tolto da un paio di pantaloncini (la mia fune) ed un coltellino svizzero che ancora custodisco gelosamente come ricordo di quei momenti stupendi.
Sono poi cresciuto ed il tempo per giocare e sognare è andato via via calando, ma non la voglia!
Dentro di me è rimasta sempre una scintilla che è riuscita a far riaccendere un vero e proprio fuoco portandomi ad iniziare a vivere esperienze reali a contatto con la Natura.

Mi sono quindi avvicinato al mondo della sopravvivenza (o “survival” per chi lo vuole dire in inglese) riscoprendo sensazioni primordiali, la bellezza di madre natura ed il piacere di stare in contatto con lei ammirando la flora e la fauna che la caratterizzano, aggiungendo inoltre il concetto di “essere sempre pronti per fronteggiare un’eventuale situazione di emergenza”.
Ho studiato e mi sono esercitato fino a conseguire il brevetto di Istruttore Nazionale di Sopravvivenza.

Ho sognato e fondato Wild Experience ideando percorsi per grandi e piccoli che sono frutto di passione, di esperienze all’aperto vissute in solitaria ed in compagnia, di molte ore di studio, di svariati percorsi formativi, di un grande lavoro a livello introspettivo condotto su me stesso, insomma di ciò che ho provato e vissuto proprio sulla mia pelle nel corso di anni.

Ogni volta che rientravo a casa dopo un’esperienza vissuta nella natura, pur senza i confort che solitamente abbiamo oggi nelle nostre abitazioni, osservavo su di me dei cambiamenti positivi a livello interiore.
Nei giorni in cui ero stato via da casa, avevo “ricaricato le batterie”, avevo ritrovato l’energia ed il sorriso, il mio cervello aveva “staccato la spina” dovendosi occupare di priorità diverse da quelle di tutti i giorni.

Ad esempio se il mio stomaco brontolava per la fame, prima di cuocere il cibo dovevo preoccuparmi di accendere un fuocherello… ma come? Allora, guardandomi intorno, decidevo come accenderlo e con quali materiali, dovendo quindi aguzzare l’ingegno…

E dopo aver acceso il fuoco ed aver mangiato anche un semplice pezzetto di carne spesso privo di condimento, notavo come la cosa più scontata del mondo fosse diventata complicata. Allo stesso tempo, però, l’aver trovato la soluzione mi aveva regalato un momento di gioia e aveva accresciuto la mia autostima.

Mi stupivo inoltre di come la Natura mi mettesse a disposizione gratuitamente le sue risorse, a partire dall’esca per accendere il fuoco, all’acqua per dissetarmi fino a mille profumi intensi capaci di risvegliare sensazioni primordiali e farmi sentire libero e felice.

Con Wild Experience, abbiamo quindi creato una realtà che possa permettere a ragazzi e adulti di vivere (singolarmente o in gruppo) esperienze nella natura mirate appunto ad una crescita personale e ad un salutare “rientro in sintonia” con se stessi.
Tutto questo anche attraverso l’apprendimento di utili nozioni e la sperimentazione pratica di tecniche di sopravvivenza, focalizzate a rendere l’individuo capace di fronteggiare eventuali situazioni di emergenza senza permettere al panico di prendere il sopravvento, riuscendo a mantenersi lucido e razionale di fronte al problema, compiendo le giuste azioni, preservando quindi la propria incolumità (fisica e mentale) e salvando la propria vita.

Quando lavoro con i bambini sono particolarmente contento perché vedo i loro occhi “brillare” per la felicità di aver realizzato il sogno di vivere un’avventura. Questo mi fa tornare indietro nel tempo, mi fa ricordare le mie fantasie dell’infanzia e mi stimola a dare il massimo per fornire un contributo importante alla loro educazione e alla loro crescita personale.

Quindi che dire… buone avventure “wild”!